Divorzio e separazione: cosa accade alla casa coniugale

Cosa accade alla casa coniugale dopo un divorzio?

Non capita tutti i giorni di incontrare l’Amore vero, quello sincero e puro, senza doppi fini. Purtroppo, però, la vita non è come nei film e le coppie, molto spesso, ricorrono al divorzio. Ovviamente possono essere tantissime le motivazioni che portano ad una separazione e non entreremo nel merito della questione; oggi ci concentreremo su una delle conseguenze che questo evento porta: cosa accade alla casa coniugale dopo il divorzio?

Nel momento in cui due coniugi decidono di terminare il loro rapporto, ci sono diverse metodologie e casi che riguardano l’assegnazione della famosa casa di famiglia. Di seguito spiegheremo tutti i casi e le regole da seguire per comprendere che fine fa la casa di famiglia in caso di divorzio.

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Il futuro della casa coniugale può seguire diverse vie, tutte diverse tra loro ma, allo stesso modo, strettamente correlate. Queste vie hanno tutte in comune una cosa specifica: il rapporto tra i coniugi stessi. In base al rapporto che si instaura durante il divorzio, ci sono diverse possibilità in merito, che rendono il tutto più semplice ma anche più complesso. Vediamo dunque, più nel dettaglio, cosa accade alla casa coniugale dopo il divorzio.

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Divorzio consensuale: a chi spetta la casa?

Qualora si trattasse di divorzio consensuale, ad esempio, sono i coniugi stessi che decidono a chi andrà l’immobile, sia che si tratti di una proprietà singola di uno dei due, sia che si tratti di una proprietà cointestata. In questo caso, l’immobile potrebbe essere venduto e il ricavo diviso a metà oppure, per la prima opzione, ceduto direttamente all’unico proprietario. E’ una situazione, questa, strettamente dipendente dal rapporto coniugale durante il divorzio.

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Divorzio giudiziale: a chi spetta la casa?

Se invece dovesse trattarsi di un divorzio con processo giudiziale, la casa di famiglia andrà di diritto a chi dei due otterrà l’affidamento dei figli, qualora questi ci siano, a prescindere da chiunque sia il legittimo proprietario dell’immobile. Stiamo parlando di un diritto legislativo ben preciso, che però perde la sua autorità effettiva quando i figli ottengono la loro indipendenza economica o si trasferiscono altrove.

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Divorzio e casa coniugale: coppia senza figli

Diversa è invece la situazione all’interno di una coppia che non ha generato alcuna prole. In queste specifiche situazioni, ci sono diverse ipotesi da considerare, tutte estremamente valide e con un fondamento legale riconosciuto. Quindi in questi casi: cosa accade alla casa coniugale?

  • Se fosse il marito proprietario dell’immobile, la moglie lascerebbe l’abitazione;

  • Al contrario se la moglie fosse la proprietaria, sarebbe il marito a dover abbandonare la casa;

  • Se invece, come spesso accade, la casa fosse stata acquistata in comproprietà, la prima possibilità sarebbe quella di trovare un accordo di vendita per dividere i ricavi a metà, oppure assegnare l’immobile ad uno dei due mentre all’altro andrebbe riconosciuta una liquidazione pari al 50% del valore dell’immobile (in assenza di accordo sarà il giudice a prendere una decisione);

  • Se, invece, la casa fosse stata acquistata prima del matrimonio, rimarrebbe di proprietà del legittimo proprietario.

Il tutto, come sempre, è strettamente legato ai due coniugi, che possono sempre trovare un accordo alternativo per decidere il futuro della casa di famiglia.

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Consigli per limitare i danni

Si sa che, quando si decide di porre fine a un matrimonio, quello della casa di famiglia è uno dei tanti problemi che vanno ad accumularsi. Proprio per questo motivo, affrontare la situazione di petto può essere una buona mossa per evitare inconvenienti e problemi, che potrebbero gravare non solo sull’aspetto familiare, ma anche e soprattutto su quello finanziario.

A scanso di equivoci, perciò, è bene pensare immediatamente ai figli, se ci sono, e preoccuparsi immediatamente dopo di eventuali debiti comuni. Il consiglio principe sarebbe quello di chiudere i conti in comune e modificare tutti i documenti in vista della transizione da reddito doppio a singolo. In questo modo, si è già in grado di fare una stima delle spese del divorzio e di come proseguirà la vita dei singoli coniugi una volta terminato il processo. Una volta aggiornato il proprio stato civile, infine, il divorzio sarà completo.

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Giuseppe Titone è un Copywriter e Articolista Freelance di 20 anni, con una spiccata passione per la scrittura digitale e per la musica moderna. Dopo due anni di esperienza come autore freelance per clienti trovati sul web, ha deciso di dedicare la propria carriera al Copywriting e alla scrittura per gli altri.